Testimoniaanza di una mamma

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Testimoniaanza di una mamma

Tumaini Genova Odv
Pubblicato in Coeur de maman · 13 Novembre 2021
Buongiorno amici
Parliamo di IMC (Infermità Motoria Cerebrale)
Lui è mio figlio, si chiama Figlio BOYA Esdras e ha 5 anni.
Pochi mesi dopo la sua nascita è stata per me una discesa agli inferi,   avevo una sola domanda in bocca notte e giorno ′′ perché ′′ perché ′′  cosa ho fatto? E in fondo al cuore desideravo la mia morte e quella del mio bambino perché per me l'umiliazione  era stata enorme. Mi sentivo umiliata, vergognosa per aver dato un figlio così a chi aveva deciso di scegliere me tra tutte le ragazze per rendermi sua moglie, piangevo  notte e giorno senza sosta, per questo. Più passava il tempo e più tutto il mio intristivo; tutto il mio universo era un centro di riabilitazione casalingo, a malapena
respiravo perché volevo che lui si alzasse per liberarmi (motivo sbagliato).
Lottavo per il motivo sbagliato  tanto ero arrabbiata interiormente.
Ma un giorno la luce è sgorgata in me e tutto è cambiato.  Dio in suo figlio Gesù Cristo mi ha visitato e qualcosa ha strappato il velo dell'amarezza in me e ho capito: il problema non era mio figlio malato, ma il modo in cui lo guardavo e questo a causa dell'influenza della società.
Avevo al mio fianco un uomo meraviglioso che non ha mai rinunciato a noi (io e il mio bambino)
Avevo il conforto di Dio, il più grande di tutti sempre con me.
Ero diventata madre e questo non aveva prezzo.
Avevo tutto per essere una moglie, una madre soddisfatta con ciò che avevo, a prescindere dalle sfide.
Così ho deciso di cogliere tutte le grazie che Dio mi concedeva, e da allora sto curando mio figlio per amore  e tutto va bene. Anche se la sua situazione lo rende un bambino diverso lui è il mio bambino, il mio angelo, il tesoro  e non smetterei mai di pregare per lui e per ora si va avanti.
Possano queste parole aiutare una mamma che non ha ancora capito che non è l'abisso un bambino IMC ma un cambiamento di direzione. Guardando mio figlio, con il mio marito ci sentiamo benedetti.
È presto il NATALE  e né le autorità politiche, né comunali e altre personalità penseranno ai nostri figli ma abbiamo deciso di festeggiare i nostri figli. Allora Dio ha messo sulla nostra strada degli angeli per accompagnarci e dare a tutti dei nostri figli dimenticati e rifiutati dalla società un dono.
Presto maggiori dettagli sulla festa.